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Informazione dall'interno: don Pavone vittima del vescovo

Monsignor Harold Waldow (+2019), ex vicario episcopale della diocesi di Amarillo, ha testimoniato in una lettera del 2016 (sotto) che il vescovo Zurek (Amarillo) aveva avuto un chiarimento per don Pavone, di recente "laicizzato" dal Vaticano.

Nel suo messaggio di auguri per Natale, don Pavone si definisce solo un "leader per la vita" che si veste come un celebrante medio di Novus Ordo, mentre il suo collare romano è in mostra davanti a una immagine di Padre Pio (video sotto).

In origine, Pavone era prete a New York, ma si è trasferito nel 2005 nella diocesi di Amarillo con il vescovo John Yanta (+2022), seguito poi da Zurek nel 2008.

Zurek odiava Pavone fin dall'inizio, mentre Pavone "era generalmente ben accolto dal clero, dai laici e dai religiosi", scrive Waldow, responsabile di comunicare con Pavone: "In ogni caso, posso affermare inequivocabilmente che don Pavone rispondeva prontamente, con rispetto e in modo adeguato".

Waldow ricorda un incontro dell'aprile 2010 tra Zurek e Pavone in cui quest'ultimo parlava del suo ministero per la vita e "della frustrazione concomitante all'esperienza del fallimento nell'ottenerlo all'interno del governo esistente nella Chiesa".

Waldow dice che Pavone parlava con rispetto, mentre Zurek era infuriato e se n'è andato "con espressione rabbiosa".

In seguito, Waldow ha detto a Pavone che forse era meglio cercarti un altro vescovo, perché Zurek aveva "astio personale" contro di lui.

Zurek non ha mai perso occasione di rivelare la natura tossica del suo rapporto con Pavone, rendendo pubblici commenti su materie sensibili che lo riguardavano: "In più di un'occasione, ha mal descritto gravemente la situazione attuale con i suoi commenti".

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